Come non voler bene a quest uomo così semplice, così buono e così incomprensibile quando si rivolge alle masse in idioma Aymara misto Quechua con sfumature di Sardo e Altoatesino? Evo, Evo Morales, il discepolo di Chavez, qualcuno dice il suo lustrascarpe. Entrati in Bolivia l'impatto è forte e la sensazione è immediata: la gente ci crede. "Evo cumple" "El cambio avanza". Dopo 500 anni uno più uno meno di sfuttamento selvaggio da parte di Spagnoli, Inglesi, Statunitensi, Tedeschi, Olandesi è arrivata la riscossa. Come dargli torto? Dopo secoli di umiliazioni, dopo secoli di depredamento selvaggio delle incredibili risorse naturali del sottosuolo boliviano, dopo milioni di morti nelle miniere, nelle guerre inutili e perse, dopo aver speso vite rincorrendo le cause altrui e arricchendo paesi già ricchi, dopo aver finanziato il capitalismo "occidentale", dopo aver sopportato dittature sanguinarie. Dopo essere stati calpestati come popolo, privati della dignità, ridotti alla fame, alla miseria, all'ignoranza. Dopo essere stati privati del futuro, della speranza. Dopo questi ed altri scandali la gente si è abbastanza rotta i coglioni, e si è ribellata votando un cholo, un indio, uno come loro. Che parla la loro lingua, porta i loro vestiti, difende i loro diritti.
Speriamo solo che il popolo italiano non ci metta 500 anni a capire che Berlusconi non è la risposta ai nostri problemi.
Speriamo solo che il popolo italiano non ci metta 500 anni a capire che Berlusconi non è la risposta ai nostri problemi.
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