mercoledì 29 aprile 2009

Saturday Night Pig Fever

Casetta stile tirolese di Pozuzo

Dopo la visita lampo a Pozuzo, colonia austriaca dimenticata da tutti fino al 1959 e ormai prossima a festeggiare i 150 anni di vita (dura) il prossimo 28 di Luglio, abbiamo deciso di evitare di addentrarci nella selva in direzione di Puerto Bermudez ma di ripiegare più saggiamente verso Ayacuho, mettendoci da subito sulla strada verso Cusco. La lentezza dei trasporti, Lima, la Cordillera e altri disastri ci hanno fino ad ora fatto accumulare un ritardo di quasi 3 settimane e di questo passo sarà difficile compiere tutti gli obiettivi prefissati. In questo momento ci troviamo a Huancayo, en la Casa de la Abuela, ostello un pò caro presente nella Lonely Planet che ha però il pregio di essere vuoto, sia di clienti che di lavoratori. In questo momento siamo i legittimi padroni di casa, Nico si guarda la TV via cavo mentre io scrocco internet, che per mancanza di vigilanti risulta essere gratis. Per essere qui alle 18.oo siamo dovuti partire alle 4 di mattina da Pozuzo, viaggiare 4 ore per una strada disastrosa con ansiogeni strapiombi di 50 e più metri, dopodichè altre 3 ore in una strada migliore ma attraversando polverosi paesini stile frontiera afflitti da insanabile crisi economica. Giunti finalmente a La Merced siamo saliti su uno splendido bus decorato con foglie di marijuana (?¿) che ci ha portato (a detta di Nicola...io dormivo...) attraverso paesaggi paradisiaci e in un numero imprecisato di ore fino a Huancayo. Domani sera ci muoveremo verso Ayacucho, dove ci attende una notte gratis in casa di Michelle Murray, utente couchsurfing che ci darà ospitalità, dopodichè rumbo al Cusco dove ritroveremo la mitica Victoria che spero ci possa dare alloggio gratis. Tutti insieme piangeremo la partenza di Mike Wannop, il canadese che per motivi economici è docuto tornare a casa.
A Cusco, o meglio a Urubamba, ci aspetta di nuovo e finalmente lo shamano pennuto di cui si parlava qualche post fa, tal Richard Rodriguez, allievo di Solom Tello, curandero novantenne in pensione, uno dei più rinomati di Iquitos. E che l'Ayahuasca ci porti consiglio.

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