venerdì 27 marzo 2009

Tarapoto

Arrivati a Tarapoto dopo 3 giorni di "crociera" sul rio, adesso affrontiamo una epidemia di dissenteria col sorriso sulle labbra. Dopotutto non abbiamo un cazzo da fare. I piú colpiti sono il canadese sregolato Mike, detto Miguel, che insiste a curarsi con birra peperoncino e patate fritte (e ci guarda con aria dubbiosa quando amorevolmente io e Nicola gli portiamo i fermenti lattici e gli consigliamo una dieta a banane e riso in bianco) e l'argentino Guido, che ha anche qualche linea di febbre.
Ma per fortuna c'é Nicola che dispensa remedios naturali per qualsiasi cosa, dal prurito di culo alla lebbra. Foglie di coca in infusione o masticate con bicarbonato, corteccia di chuchuhausa per TUTTO, foglie di chacruna per dormire come angioletti, spicchi d'aglio mangiati interi per scacciari insieme ai batteri intestinali anche tutta la gente che ci circonda. Ma insomma, la natura va rispettata. Io, non sapendo nada de nada di medicina naturale (vuoi mettere un bel paracetamolo e un bimixin...?) mi limito ad annuire e ad assumere tutto quello che lui, con una convinzione sciamanica, prepara per la truppa. Se continua comprando prodotti e prodottini di questo passo fra un mese dovremo iniziare a girare con un ciuco che ci porti solo i suoi prodotti naturali.
Comunque, a parte le immancabili vicissitudini, abbiamo assaporato molti momenti realmente idilliaci, sdraiati sul tetto della barca, guardando le stelle passare, gli stormi di pappagalli, la pioggia improvvisa, il Mike con la chitarra cantanto ballate super deprimenti e il Nico seguendolo con la fisarmonica...credo sia stato il modo migliore per salutare Iquitos...con un arrivederci, non un addio.


Nessun commento:

Posta un commento