sabato 22 agosto 2009

M'informo e mi deformo


Mentre gli esperti della scientifica americani col ciuffo pettinato alla CSI riconoscono il cadavere della playmate Jasmine Fiore dal numero di serie delle sue tette (ogni protesi ha un codice di riconoscimento) e acciuffano il sanguinario marito colpevole in fuga verso il Canada, un gruppo di italiani chissà solo invidiosi o forse semplicemente stufi tentano di linciare Corona purtroppo senza molto successo. Spulciando bene la homepage di Repubblica si riesce a incontrare una notizia di poco conto, giustamente relegata in basso che più in basso non si può, il cui titolo recita: "CIA, in un rapporto interno le prove delle torture", 9 laconiche righe. Del resto non è proprio uno scoop. Continuando nel tunnel dell'orrore dell'informazione on-line dei 2 più grandi quotidiani italici si può apprezzare la notizia della vittoria dell'Italia del cricket composta per la maggior parte dai figli di immigrati Cingalesi, Bengalesi, Indiani e Pakistani ormai battenti bandiera tricolore. E la dedica della squadra al gioviale Bossi e al suo gruppetto di simpatiche canaglie. In tutta risposta la lega vieta la vendita del cumino nel comune di Trabaseleghe, Veneto. Intanto, in un impeto adipo-discriminatorio easy-jet vieta il check-in a una signora sovrappeso inaugurando l'era della pesa dei passeggeri nei voli low-cost. D'ora in poi si dovrà introdurre l'ammontare dei propri kili corporei all'atto dell'acquisto del ticket on-line, senza inutili umilianti bugie. Per fortuna a salvare il lettore dall'inevitabile noia dovuta alla lettura di notizie di ordinaria italica discriminazione ci pensa Veronica Lario, la first lady, che a differenza della maggioranza del popolo italiano non può accettare l'esilarante compagnia di un uomo dichiaratamente frequentatore di minorenni e di puttane, ma anche di puttane minorenni oltre che di imprenditori dalla fedina penale "chiacchierata" e da presunti spacciatori di "cavalli" dall'accento siciliano e non. Insomma, io non capisco cosa ci sia di male in tutto questo. L'Italia mi annoia, questa Italia che non capisce quanto il nostro Presidente sia in realtà un martire, una vittima della persecuzione comunista orchestrata ai suoi danni per decenni da invidiosi burocrati rosso vestiti, un'Italia che a differenza di Graziana Capone non vede nell'uomo più potente d'Italia una figura cristologica sempre dedita alla penitenza, alla redenzione, al perdono, alla carità. "Silvio come Gesù, io forse la nuova Veronica" dice la signorina Capone che non condivide la minore età con Noemi Letizia ma si condivide altre utilissime qualità e talenti. Ripresomi dalla commozione dovuta alle illuminanti parole della Capone mi ributto sul Corriere che ci mostra un Gheddafi felice accogliere fra le sue braccia il rientrante 007 Megrahi dal suo tour a Stonehange e un coro di "OOOHHHH" scandalizzati accolgono questa ennesima dimostrazione della cattiveria del lider libico che fino ad oggi tutti, evidentemente, consideravano un santo, oltre ad apprezzare il gusto estetico del dittatore per le tuniche. Gli indici di popolarità di Brown toccano conseguentemente livelli negativi mai visti prima nella storia della politica mondiale. A lui, del resto, non piacciono le minorenni. Per fortuna, mentre per sbaglio mi imbatto e leggo la notizia che i talebani "mutilano 2 elettori" (solo 2?? ma che vuoi che sia...) mi rallegro enormemente di sapere che un maledetto bastardo malparido hijo de puta ha vinto spendendo 2 euro la bellezza di 146,8 milioni. Ormai le vincite della lotteria sono l'ultima dimostrazione del funzionamento del capitalismo, e quest'uomo fortunato, probabilmente anch'egli pederasta, da oggi potrà smettere di preoccuparsi delle nostre disgrazie terrene pensando solo ed unicamente a spendere, anche se il peso dell'invidia nazionale lo costringerà a camminare sempre con le mani sulle palle per esorcizzare i milioni di accidenti che lo raggiungeranno da qui alla prossima vincita ultramultimilionaria, quando un altro malparido raccoglierà il testimone e si convertirà per un breve periodo nell'uomo invisibile più odiato d'Italia, facendo dimenticare a tutti, per un pò, di odiare qualcun altro.

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